COSA SIGNIFICA PER NOI IL NASTRO ROSA

La “Campagna Nastro Rosa” nasce come progetto in America nel 1992 ma, nel corso del tempo, si è diffuso anche nel mondo, tanto che oggi vi aderiscono e la promuovono in oltre 70 Nazioni.
Ormai da 30 anni quindi, Ottobre è tradizionalmente identificato come il “Mese Rosa”, ovvero il mese in cui la “Campagna Nastro Rosa” promuove progetti ed iniziative dedicati al tumore della mammella e da pochi anni dei tumori femminili in genere.
In Italia la “Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori” (LILT) sostiene da sempre la Campagna Nastro Rosa e ogni anno dedica il mese di Ottobre alla prevenzione del cancro ponendo in luoghi di frequentazione della nostra città (ogni delegazione è libera di scegliere come diffondere il tema), dei nastri rosa giganti, realizzati artigianalmente nel nostro territoio Veneto, in polistirolo a doppio strato.  I fiocchi, mono asola, simbolo del cancro in generale, sono “costruiti” meticolosamente e artigianalmente, dipinti a mano, e collocati da donne volontarie in posti ben visibili. Donne che credono fermamente nel senso di questa rappresentazione, che vogliono ridare quello stesso senso alla loro vita, prima distrutta dal cancro ed ora “in rinascita”.
Il nastro (in materiale fragile ma resistente alle intemperie) rosa, che per antonomasia è il colore femminile, oltre a ricordare a tutti il concetto di prevenzione, che salva la vita,  è la metafora della vita stessa e della sua precarietà. Noi donne sappiamo che la malattia può essere distruttiva, ma conosciamo anche la forza per rialzarci in piedi. Oggi, averli trovati dilaniati nei giardini pubblici della nostra città ha creato un effetto domino sui nostri cuori. E’ stato uno spiacevolissimo spaesamento, non soltanto visivo ma anche sentimentale, profondo. Al di là di chi o cosa possa averne determinato la loro distruzione, ognuna di noi ha sentitò dentro di sè smuoversi un dolore ormai assopito. Come se il vissuto fosse tornato a galla, a ricordarci che siamo solo farfalle, senza corpo, nella nostra umile fragilità. Non abbiamo lasciato spazio alla rabbia. Ci siamo sentite però subito incredibilmente forti. Decise a prendere un posizione non di fatto, ma interiore. Perchè la determinazione costruisce ciò che l’incoscienza, a volte, annienta.

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