Mi ricordo che a scuola, all’età di circa otto anni, durante l’ora di scienze, l’insegnante ci diceva che il pene cresce man mano che si diventa grandi, che il seno diventa più grande e che varie zone del corpo gradualmente si ricoprono di peli in adolescenza. Allora l’adolescenza ci sembrava molto lontana ma le cose le capivamo bene. Ridacchiando sotto ai banchi con i maschietti dall’occhio sempre lungo, sfogliavamo il libro di scienze quasi di nascosto alla ricreazione. Abbiamo però imparato un sacco di cose in materia ma nessuno ci spiegava cosa succede alle piccole labbra di qualche ragazza quando da bambine si diventa adulte.
Tutte le bambine hanno una vulva in cui le labbra esterne ricoprono quelle interne. Le immagini dei libri sono molto standardizzate e sembra che le donne siano tutte uguali in quella parte anatomica. Abbiamo imparato a conoscere i nostri genitali anche toccandoci, fin da bambini piccoli ma nemmeno la nostra mamma ci ha insegnato che nella pubertà, le piccole labbra cominciano a ingrandirsi in alcune donne, al punto che spesso superano di parecchio le grandi labbra e diventano di spessore irregolare oppure ondulate o addirittura arricciate.
Questo cambiamento improvviso può risultare scioccante, soprattutto se nessuno ci ha avvisato che può succedere e che è un fenomeno del tutto normale. La vulva non è sempre quella vista nei libri di scienze.
La sensazione che qualcosa non va per il verso giusto si rafforza se le amiche con cui ci si confida magari hanno le labbra interne non visibili, perchè spesso le occasioni di ritrovarsi nude ci mettono a confronto. Ricordo che al corso di nuoto due amiche si confrontavano i seni. Una aveva già le mestruazioni e portava il reggiseno. Aveva solo nove anni. L’altra, della stessa età, non aveva nemmeno un accenno di ghiandola. Un’altra, con le mani sulla vulva la confrontava con quella a fianco. Misuravano la lunghezza delle piccole labbra esposte e il contenuto di “ciccia” delle grandi labbra.