Diciamo la verità, alla pronuncia della parola incontinenza siamo soliti fare delle facce di disgusto. Una piega delle labbra all’ingiù, gli occhi sbarrati, il naso arricciato, un paio di rughe tra due occhi.
Le espressioni verbali che accompagnano tali facce poi, possono essere: “Io non sono incontinente; metto solo un salvaslip”. “Ma una strisciatina di feci sullo slip non è incontinenza!” “Quando sarò anziano ci penserò o ci penseranno gli altri, intanto metto un pò di cartaigienica negli slip”. “Io per il momento sto bene, mi capita raramente di perdere qualche goccia di pipì se rido ma niente di che”. “Ok, se mi piego mi parte la puzzetta, ma solo quella”.
Altro che niente di che, sono tutti incontinenti!!. Perchè l’incontinenza è qualsiasi perdita di urina, gas o feci in luoghi e tempi non appropriati, ed è costituita da perdite protratte nel tempo (quindi non un solo singolo episodio) e che peggiorano la qualità di vita. Poco o tanto che sia è una patologia che richiede indagini e cura. Se poi entriamo ancor più nell’intimità scopriamo che molte donne perdono gas durante il sesso sia per via anale che per via vaginale che a volte inibisce e limita l’atto sessuale stesso.
L’aria dalla vagina può uscire rumorosa sia per la penetrazione a stantuffo, durante il coito, che insuffla aria, sia per la posizione adottata, magari carponi, declive, con il sedere più alto del petto.
La perdita di gas anale dipende invece da una incompetenza dei muscoli sfinteri e bisogna indagare. Esistono alcuni esercizi di rinforzo molto utili.
Ma se una donna e un uomo non guardano allo specchio i propri genitali, nemmeno tra le mura domestiche, figuriamoci se hanno il coraggio di dire ad un medico di famiglia che perdono urina e feci o gas. Infatti da una ricerca scientifica i dati dimostrano che le persone attendono almeno sette anni dall’insorgere del problema “incontinenza” prima di riferirlo ad uno specialista.
La perdita di urina durante l’orgasmo va distinta dallo squirting e dall’eiaculazione femminile. Secondo l’unico studio pubblicato qualche anno fa, lo squirting (che interessa una piccola percentuale di donne) è la perdita di urina molto filtrata (detta filtrato glomerulare) che non ha il tipico odore di ammoniaca. La perdita avviene proprio attraverso l’uretra.
L’eiaculazione femminile sempre durante l’orgasmo, è costituita da pochissime secrezioni più o meno dense, e deriverebbe dal residuo embrionale della prostata maschile nella donna; Le secrezioni entrerebbero nel condotto uretrale (canale della pipì) e arriverebbe anche dalle ghiandole parauretrali (vicine), insomma un “canalino di scolo” che tutte hanno. Diversa è la perdita di urina dal classico odore, durante il rapporto, per debolezza dei muscoli sfinteri, per mancato svuotamento della vescica prima del rapporto o per la presenza di un prolasso vescicale che, sollecitato dal coito (penetrazione), e con residuo di urina, può far perdere qualche goccia.
Fatto sta che l’avvilimento per il lenzuolo bagnato al culmine del piacere potrebbe inibire anche i futuri approcci solo per una mancanza di informazione sulle differenze. E che siamo ancora lontani dal chiedere aiuto, chiarimenti e spiegazioni. Spero nel mio piccolo, con questo articolo, di essere stata una buona coach.
Per informazioni sulla cura dell’incontinenza scrivete pure alla redazione che inoltrerà le mail alla sottoscritta. L’Ulss2 Marca Trevigiana è dotata della Rete dei Centri di 1°, 2° e 3° livello per la cura di questa patologia.