OBESITÀ ADDOMINALE E INCONTINENZA URINARIA: UN LEGAME DA CONOSCERE PER PROTEGGERE LA TUA SALUTE

L’incontinenza urinaria (IU) è una condizione che colpisce un numero sempre più elevato di persone, soprattutto donne, con un impatto significativo sulla qualità della vita.
Tra i numerosi fattori di rischio, l’obesità, in particolare quella addominale e viscerale, gioca un ruolo cruciale. L’aumento della circonferenza vita è uno degli indicatori principali di accumulo di grasso viscerale, e questo parametro è strettamente associato al rischio di sviluppare IU.

Il grasso viscerale è quel tessuto adiposo che si accumula intorno agli organi interni, tra cui la vescica e l’intestino.
Questo tipo di grasso non solo è un indicatore di obesità, ma provoca anche un incremento della pressione intra-addominale, che si traduce in una sollecitazione aggiuntiva sul pavimento pelvico, una struttura muscolare fondamentale per il supporto della vescica e dell’uretra.

L’aumento dei livelli di grasso viscerale e della circonferenza vita comporta quindi un indebolimento progressivo dei muscoli del pavimento pelvico, con una conseguente riduzione dell’efficienza dei meccanismi di supporto che prevengono la perdita involontaria di urina.


In particolare, il rischio di IU aumenta del 18% per ogni aumento di 10cm della circonferenza vita e del 34% per ogni aumento di 10kg di peso corporeo. Questi dati sottolineano l’importanza di monitorare la distribuzione del grasso corporeo, oltre al peso totale, per prevenire il rischio di IU.


Un approccio efficace per prevenire e gestire l’incontinenza urinaria si basa su uno stile di vita sano, che comprende una dieta equilibrata, attività fisica regolare e pratiche di riabilitazione perineale.

1. Riduzione del peso e della circonferenza vita:
La perdita di peso, in particolare la riduzione del grasso addominale, insieme alla riduzione della circonferenza vita, contribuiscono alla riduzione della pressione intra-addominale migliorando significativamente la salute del pavimento pelvico e diminuendo il rischio di incontinenza urinaria. In particolare, una perdita di peso (del 5-10%) è associata a una riduzione statisticamente e clinicamente significativa degli episodi di incontinenza urinaria, oltre a un notevole miglioramento della qualità della vita.

2. Piano nutrizionale personalizzato:

Un piano nutrizionale personalizzato e mirato può fare la differenza! Un approccio alimentare mirato, che preveda un adeguato apporto di fibre, proteine magre, carboidrati complessi a basso indice glicemico e grassi buoni della serie omega3, è fondamentale per favorire la perdita di peso e mantenere un buon equilibrio metabolico.

In conclusione, ridurre il grasso viscerale e la circonferenza vita non solo aiuta a prevenire il rischio di incontinenza urinaria, ma migliora anche significativamente la qualità della vita. Un approccio basato su uno stile di vita sano e interventi personalizzati rappresenta la chiave per affrontare questa condizione e promuovere il benessere generale.

Marta Tessarolo Biologa Nutrizionista

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